Archivio: lavoro
Sono quelli che durante tutto il periodo della pandemia hanno consentito di portare frutta e verdure sulle tavole degli italiani e degli umbri. Lavoratrici e lavoratori certamente essenziali, ma clamorosamente dimenticati prima dal governo Conte e ora da quello Draghi, che nel decreto Sussidi non ha previsto per loro alcun sostegno.
Il decreto Sostegni esclude i lavoratori agricoli da ogni tipologia di ristoro. Un'ingiustizia clamorosa contro la quale lavoratrici e lavoratori scenderanno in piazza anche a Perugia sabato 10 aprile, insieme ai sindacati di categoria, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. In Umbria sono oltre 14mila le lavoratrici e i lavoratori del settore agricolo, circa 11mila in provincia di Perugia e 3mila in quella di Terni.
La parola d’ordine è una sola: “Vogliamo ripartire”. Con questo obiettivo, Fipe Umbria, la maggiore organizzazione di rappresentanza degli oltre 5 mila bar e ristoranti della regione, ha lanciato una nuova campagna di mobilitazione, con il pieno sostegno di Confcommercio, e in coerenza con l’iniziativa di Fipe nazionale che scenderà in piazza a Roma, il prossimo 13 aprile, con una manifestazione di protesta ordinata quanto decisa, per chiedere alla politica un impegno preciso: una data per la ripartenza e un piano per farlo in sicurezza.
da Confcommercio Umbria
È importante aver ottenuto il taglio del costo del lavoro ma occorre rafforzare le misure di sostegno all’agricoltura nei settori che hanno avuto perdite più rilevanti come quello dell’allevamento, dell’agriturismo, del vino e della birra ma anche promuovere l’economia circolare a favore del biogas.
da Coldiretti Umbria
La Cisl dell'Umbria ha formalmente richiesto un impegno alla Regione e alle Aziende Sanitarie a proseguire il processo di stabilizzazione del personale precario della dirigenza e del comparto. Questo, anche alla luce delle difficoltà che il personale sta vivendo nella quotidianità per affrontare le condizioni legate all'emergenza pandemica.
da Cisl Umbria
"Non solo la Regione non ascolta le preoccupazioni dei lavoratori e i suggerimenti dei sindacati sulla delicatissima legge regionale di riforma del mercato del lavoro (modifica L.R. 1/2018), ma ci passa sopra, adottando un metodo opposto a quello scelto invece dal governo Draghi".
Martedì prossimo, 6 aprile, la riforma del mercato del lavoro approvata dalla giunta regionale con DGR 249 lo scorso 26.03.2021, approda nella prima commissione consiliare permanente. Ad annunciarlo è l’assessore regionale allo sviluppo economico e politiche del lavoro, Michele Fioroni.
da Regione Umbria
Secondo appuntamento del ciclo di webinar “GAP - Gestione Agile della PA”. Giovedì 1 aprile alle ore 11, insieme a Flavia Marzano e Luca Venturella, si parlerà del lavoro agile post pandemia.
www.provincia.perugia.it
Adesione praticamente totale in Umbria allo sciopero del settore spedizioni, merci e logistica. La giornata di mobilitazione è stata proclamata dai sindacati dopo la rottura del tavolo nazionale per il rinnovo del contratto, scaduto da 15 mesi e che interessa circa 1,2 milioni di persone in Italia e almeno 10mila in Umbria.
da CGIL Umbria
Siglato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Daniele Franco, il decreto di riparto delle risorse delle Regioni per interventi di integrazione salariale straordinaria e mobilità in deroga per i lavoratori e le imprese delle aree di crisi complessa.
da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
"Ancora una volta la Regione non ha ascoltato la voce di lavoratrici e lavoratori di un settore fondamentale per l'Umbria, come quello delle acque minerali. Il risultato è una legge che non offre garanzie occupazionali e lascia lavoratrici e lavoratori fortemente insoddisfatti e preoccupati per il futuro".
“L’arrivo dell’atteso decreto Sostegni del governo Draghi ha purtroppo suscitato ancora una volta insoddisfazione e frustrazione tre imprenditori e professionisti. Le indispensabili attività di contrasto alla pandemia devono andare di pari passo con la difesa del tessuto produttivo fino al momento della ripartenza. Ma con questi aiuti non ce la possiamo fare. L’unico modo per aiutare veramente le imprese è farle lavorare. Il nostro appello è rivolto a Regione e Governo: fateci lavorare!”
da Confcommercio Umbria
A che punto è la sanatoria per lavoratori e lavoratrici straniere irregolari, ma comunque "radicate" nella nostra regione e in particolare nella provincia di Perugia? A quasi un anno dal varo del provvedimento voluto dall'allora ministra dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, molte sono le difficoltà registrate, anche a causa della pandemia. A fare il punto sono Vanda Scarpelli e Alessia Giuliacci, di Cgil e Inca Cgil Perugia.
da CGIL Umbria
“La crisi economica degli ultimi dieci anni ha avuto pesanti ripercussioni sull’industria estrattiva e mineraria umbra. Le produzioni medie annue, infatti, hanno subito una flessione che, considerando le annualità di escavazione 2009-2019, ha raggiunto un calo del 40% dei materiali estratti, e proprio nell’ottica di arginare il trend negativo e di aggiornare e armonizzare le norme di settore che regolano l’attività estrattiva sul nostro territorio, la Regione Umbria ha introdotto modifiche significative”.
da Regione Umbria
Si è svolto nei giorni scorsi in videoconferenza webinar, il Convegno Studi per i Consulenti del Lavoro organizzato dall’Associazione FCS con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed accreditato dal consiglio Provinciale dell’Ordine con il contributo di FonARCom.
da Regione Umbria
Che fine faranno i 29 navigator della regione Umbria i cui contratti scadranno il 30 aprile? Continuano a chiederlo con insistenza i sindacati che rappresentano questi "precari" delle politiche attive del lavoro il cui licenziamento sancirà l'abbandono di ogni misura realizzata a favore dei beneficiari del reddito di cittadinanza, ponendo "immotivatamente" fine alla prima concreta pianificazione e realizzazione di case management e di una strutturata rilevazione delle opportunità occupazionali nei centri per l'impiego dei nostri territori.
Riorganizzazione, innovazione, contrattazione, formazione, comunicazione e politiche attive del lavoro, sono le parole chiave della Filca Cisl Umbria per questo 2021, che mette al centro – soprattutto in questo periodo pandemico – la persona, come la sua dignità, e il lavoratore con la propria identità. Sviluppando questi concetti il segretario generale Filca Cisl Umbria Giuliano Bicchieraro ha partecipato agli attivi unitari di Cgil, Cisl e Uil di Perugia, in videoconferenza, dei giorni scorsi.
da Filca Cisl
Umbria
La situazione scatenata dalla pandemia è difficilissima per tutti, ma per alcune imprese ancora di più, specie se percepiscono i provvedimenti restrittivi come una irragionevole ingiustizia. In Umbria, dove la situazione epidemiologica costringe ad alzare la guardia specie in alcuni territori, il senso di frustrazione e scoramento comincia a prevalere.
da Confcommercio Umbria
È positivo il giudizio che Cgil, Cisl e Uil dell'Umbria danno dell'incontro di mercoledì con l'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele Fioroni, in merito alla creazione della task-force regionale per il blocco dei licenziamenti.
"Lo abbiamo detto e lo ripetiamo con chiarezza all'assessore Fioroni: noi non abbiamo mai accettato, né accetteremo leggi che aumentano il precariato anziché ridurlo". Così in una nota Vicenzo Sgalla, segretario generale della Cgil dell'Umbria commenta la norma approvata dalla giunta in materia di occupazione, mercato del lavoro e politiche attive.
da CGIL Umbria
Confartigianato Imprese Terni unitamente a Confartigianato Imprese Umbria hanno aderito all’avviso pubblico regionale di Inail Umbria per promuovere il tema della prevenzione dei rischi emergenti nell’industria 4.0 e nell’edilizia, con il progetto di prevenzione “Io non cado”, supportato da una campagna di sensibilizzazione sui rischi connessi alle cadute dall’alto rivolta alle imprese umbre dei settori edilizia ed impiantistica.
da Confartigianato Imprese Terni
Si avvicina il termine del 31 marzo entro cui è possibile presentare la domanda di disoccupazione agricola per l'anno 2020. Sono interessati - informa Coldiretti - tutti coloro che hanno lavorato in agricoltura, anche per un breve periodo nel 2020, indipendentemente dall'attuale occupazione.
da Coldiretti Umbria
Ulteriormente esasperati dalle chiusure imposte in questi giorni, ingiustificate rispetto ad attività di altri settori ma con caratteristiche e misure di sicurezza analoghe, gli imprenditori umbri dell’abbigliamento e calzature di Federmoda Confcommercio hanno chiesto ed ottenuto un incontro con la presidente della Giunta regionale Donatella Tesei per manifestare l’estremo disagio di una categoria che sta pagando un prezzo altissimo alla crisi economica scatenata dal diffondersi del Coronavirus.
da Confartigianato
Umbria
In Umbria sono in arrivo corsi gratuiti di formazione e di specializzazione per chi è in cerca di occupazione, o per chi volesse intraprendere una nuova attività imprenditoriale, in uno dei settori economici strategici del territorio: cultura, turismo rurale, edilizia e servizi alle imprese e ai privati.
da Organizzatori
Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Umbria chiedono continuità occupazionale per i 2700 navigator, tra i quali i 29 lavoratori impiegati nella nostra regione, per questa ragione il 9 febbraio 2021 saranno in piazza insieme ai lavoratori a Montecitorio e con un presidio a Perugia in Piazza piazza del bacio davanti a palazzo Broletto dalle ore 10.00 alle ore 12.00, nel rispetto delle norme covid.
“Troppe lungaggini: la proposta di legge sull’equo compenso, depositata il 3 settembre 2020, venga iscritta subito all’ordine del giorno della prossima seduta dell’Assemblea legislativa, essendo scaduto il termine che, dal regolamento, viene assegnato per l’esame delle proposte presentate”.
da Regione Umbria
Assemblea Legislativa
"Visto che le vertenze non aspettano e i licenziamenti sono già partiti, alle risposte a mezzo stampa devono seguire i fatti: l'assessore Fioroni invece non ha ancora messo in campo la task force contro i licenziamenti che aveva subito annunciato dopo la nostra proposta di inizio anno".
Paghe anche inferiori ai 5 euro lordi l'ora, che vogliono dire, quando va bene, nemmeno mille euro al mese, per un lavoro rischioso, che comporta in alcuni casi anche l'utilizzo di armi per garantire la sicurezza nei tribunali, ospedali, aeroporti, supermercati, fabbriche, aziende, banche, stazioni ferroviarie, condomini, di giorno e di notte.